Storia della malattia
Nel 1896, il dottor Henri Jules Louis Marie Rendu (1844-1902), francese, osserva a Parigi, in un uomo di 52 anni, la coesistenza dell'anemia con la disposizione quotidiana a sanguinare spontaneamente dal naso.
Il Dr. Rendu descrive dei piccoli angiomi sulla pelle del viso e teleangectasie sulle mucose orali (guance, labbra, lingua, palato). Il Dr. Rendu descrive dei piccoli angiomi sulla pelle del viso e teleangectasie sulle mucose orali (guance, labbra, lingua, palato). Senza averli visti, Henri Rendu presuppose nel paziente l'esistenza di angiomi del setto e delle cavità nasali "pseudo emofiliaci", in quanto la madre e il fratello presentavano gli stessi sintomi. |
Cinque anni più tardi, nel 1901, il medico canadese William Bart Osler (1849-1919), della Johns Hopkins University di Baltimora, scrisse una descrizione esaustiva sull'associazione di epistassi ricorrenti, teleangiectasie mucocutanee multiple e complicanze viscerali; ciò gli consentì di affermare il carattere famigliare della malattia e in modo da isolarla dalla emofilia.
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Fu il Dr. Hanes, nel 1909, ad introdurre il termine « Hereditary Hemorrhagic Telangectasia » (Teleangiectasia Emorragica Ereditaria in italiano) o più semplicemente "HHT", che considerava più in linea con la realtà.
"HHT" è diventato il nome internazionale della malattia di Rendu-Osler.
"HHT" è diventato il nome internazionale della malattia di Rendu-Osler.